lunedì 20 aprile 2015

EVOLUZIONE DELLA MACCHINA DA SCRIVERE 


Sono diversi gli inventori ai quali l’invenzione della macchina per scrivere viene attribuita, spesso di diversa nazionalità. È anche possibile che varie persone abbiano lavorato contemporaneamente ad idee simili senza necessariamente essere a conoscenza l'uno del lavoro dell'altro. In Italia si ha notizia di una macchina da scrivere funzionante nei primi anni del XIX secolo.
Si ebbero in Europa diverse geniali intuizioni e studi per realizzare macchine scriventi, fra cui in Italia Turri nel 1808 e Pietro Conti di Cilavegna nel 1823.


Nel 1823 Pietro Conti costruì il tacheografo , prima scrivente a tasti e leve. Si trattava di un dispositivo capace di scrivere manovrando su una apposita tastiera. Pietro Conti affermò che la sua macchina “scriveva velocemente e chiaramente per tutti, anche per quelli che avevano problemi di vista”. 

La portò in Francia, la brevettò, fece una dimostrazione all'Accademia delle Scienze di Parigi. Lì venne testata, approvata e acquistata per 600 franchi.   

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